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San Cataldo: la marina dei leccesi

Considerata da sempre “la marina dei leccesi“, San Cataldo ha delle ampie spiagge libere e lidi balneari molto attrezzati e ben tenuti. San Cataldo è una piccola frazione di poco più di mille abitanti ed è la destinazione ideale per chi è in cerca della classica vacanza al mare con spiaggia di sabbia fine ed acque cristalline, unite però a percorsi d’arte, cultura, folklore e movida notturna.

Cosa fare a San Cataldo

A san Cataldo si ha l’opportunità di poter fare tante cose come praticare la vela, il kitesurf ed il windsurf grazie ai venti che in questa zona della Puglia sono assai favorevoli. Molto interessanti sono il porto turistico, contraddistinto dalla presenza di un celebre faro, che può accogliere fino a 200 imbarcazioni, ed il circolo velico dove poter noleggiare imbarcazioni che permettono di godere di splendidi tratti della costa del mare adriatico salentino.

San Cataldo possiede anche una rigogliosa e splendida pineta nella quale poter praticare lunghe passeggiate e godersi il fresco all’ombra degli alberi secolari presenti al suo interno. Qui inoltre L’Imperatore Adriano costruì nel II secolo un porto che è stato più volte distrutto e poi ricostruito ma nonostante ciò una parte di esso è ancora parzialmente visibile.

Il fondale di San Cataldo è molto ricco sia di fauna che di flora e qui è possibile anche ammirare alcuni resti che risalgono all’epoca romana, proprio per questo motivo è sempre meta molto ambita dagli appassionati di pesca subacquea. A San Cataldo si trovano stabilimenti balneari storici e a conduzione familiare e qui si trova anche l’unico Ostello della Gioventù del Salento che ha recentemente subito un’opera di ristrutturazione ed è stato da poco nuovamente aperto al pubblico.

Cosa vedere a San Cataldo

In estate a San Cataldo si svolgono numerose feste di paese e sagre, ricche di tradizione e di folklore; la più nota è la “sagra del pane“, una manifestazione attraverso la quale i turisti possono degustare tante specialità della tradizione enogastronomica salentina, come la “puccia con le olive” o i “pizzi“, cioè del pane impastato con olive, cipolla e pomodoro.

La zona costiera di San Cataldo è separata dall’entroterra da alcune pinete e dalla riserva naturale delle Cesine, un importante riserva naturalistica nella quale il WWF opera da anni un’intensa ed attenta attività di salvaguardia delle specie vegetali ed animali presenti nel suo territorio.

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