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Torre Mozza nel Salento

Torre Mozza, uno spettacolo tra mare e storia

Chi vuole conoscere a fondo le Marine di Ugento, in Salento, non può non visitare la spettacolare Torre Mozza.

Centro abitato piccolo ma dalle mille risorse, deve il suo nome alla fortezza edificata nel 1500 da Re Carlo V, per difendersi dalle scorribande dei pirati. Questa torre, utilizzata anche durante la seconda guerra mondiale per la sua posizione strategica, è attualmente sprovvista di sommità a causa di frequenti crolli. Proprio per questo, dunque, è detta “Mozza”.

La spiaggia e il centro

Lunga all’incirca due chilometri, la spiaggia di Torre Mozza è tra le più belle di tutto il Salento. All’insegna di una sabbia dorata inconfondibile e di acqua cristallina, la spiaggia da un lato (nella zona meridionale) è caratterizzata da case occupate principalmente da turisti e da stabilimenti, e dall’altra si rivela invece in tutta la sua natura incontaminata, come da tradizione per le località che affacciano sul Mar Ionio.

Spiaggia bella, ma anche sicura e ricca di possibilità: il livello del mare molto basso la rende adatta per i bambini, mentre i numerosi stabilimenti balneari e i locali riescono a rispondere alle esigenze dei clienti adulti, vogliosi del classico cocktail o di passare il tempo in compagnia. È altresì possibile dedicarsi a sport acquatici come Sup e Kitesurf grazie al lavoro di un’associazione locale.

Per quanto riguarda i servizi principali (vedi alberghi, pub, bar e uffici di varia natura) vi basterà recarvi in via Giovanni Battista Tiepolo, sostanzialmente il centro di Torre Mozza. In questa stessa strada troverete anche un comodo parcheggio.

Le Secche di Ugento

Non solo spiaggia. Torre Mozza è da ricordare anche per le celeberrime Secche di Ugento, una lunga serie di scogliere ad un miglio dalla costa. Questi caratteristici scogli – detti anche “chiriche” (chierica) per l’assenza di alghe solo nella parte centrale – sono difficili da scorgere per il viaggiatore inesperto, e questo perché emergono a seconda del livello delle maree.

Non sorprende, così, che le Secche di Ugento siano state negli anni protagoniste di molti naufragi: a spiccare quello del mercantile Liesen, avvenuto 30 anni fa. Questa imbarcazione è ancora oggi adagiata sul fondo del mare e negli anni è diventata una meta privilegiata per numerosi sub, interessati alle specie vegetali e animali che crescono e vivono sopra e all’interno del mercantile.

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