Otranto, Santa Maria di Leuca, Gallipoli, Torre dell’Orso. Il Salento pullula di luoghi incantevoli e unici al mondo, tra i quali vale la pena citare anche Torre Sant’Andrea.

Si tratta di un villaggio di pescatori le cui origini si perdono nella notte dei tempi. Tra i suoi vicoli ombreggiati il tempo sembra essersi fermato, e la natura è talmente incontaminata da fare di questa località un posto meravigliosamente ancestrale.

Grotte nascoste e imponenti Faraglioni a due passi da Otranto

Il paesaggio è mozzafiato: tra sporgenze e cavità, rientranze e grotte nascoste, si ergono, in tutto il loro splendore, i Faraglioni. Sono, senza ombra di dubbio, il simbolo di Torre Sant’Andrea: dai fondali salentini si arrampicano su per il cielo, stagliandosi nell’azzurro in tutta la loro surreale imponenza. Sono delle vere e proprie opere d’arte create dalla natura, grazie all’incontro-scontro tra l’acqua e la roccia bianca.

Sembrano, volendo, dei guardiani, che si occupano di sorvegliare il faro e la costa. Il più suggestivo tra i Faraglioni è quello che è stato soprannominato Arco degli innamorati per via della sua forma caratteristica. Dà il meglio di sé nei giorni in cui il mare è calmo, perché ci si può tuffare e raggiungerlo a nuoto per godersi la bellezza di un’acqua cristallina e trasparente.

Un vecchio porticciolo immerso in un’atmosfera fiabesca

Un panorama paradisiaco, reso ancor più speciale dalla torre di difesa che dà il nome alla località. Risale al ‘500 ed ha un fascino incredibile perché profuma, appunto, di storia. Tra le attrazioni più interessanti di quest’angolo del Salento c’è poi un porticciolo vecchio stile, dove trovano spazio barche da diporto e piccole imbarcazioni che appartengono agli irriducibili pescatori che popolano la zona.

Alle sue spalle c’è una pineta, al termine della quale si trova una delle spiagge più belle del Salento: quella dei Laghi Alimini, un eden in piena regola dove ci si può rilassare e divertire saltando da un locale all’altro. Un luogo che vale la pena visitare almeno una volta nella vita, dunque, Torre Sant’Andrea, non fosse altro per rendersi conto che ci sono posti, in Italia, che non hanno assolutamente nulla da invidiare alle isole caraibiche.