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“Le Miniere d’oro Verde”: i Frantoi Ipogei sparsi per il Salento

Nel sottosuolo salentino si nascondono quelle che vengono definire le “Miniere d’oro verde” del Salento.

Queste miniere non sono altro che i Frantoi Ipogei tramite il quale si produceva l’olio d’oliva, tanto caro al territorio.

I “Trappeti”

I Frantoi Ipogei, chiamati nel dialetto salentino “Trappeti”, erano dei centri di produzione dell’olio scavati nella roccia e solitamente erano costruiti con tufo o pietra leccese; erano per l’appunto Ipogei, cioè ricavati nel sottosuolo, perché l’ambiente sotterraneo assicurava una migliore conservazione del prezioso olio. Questi trappeti sono molto antichi in quanto sono stati ricavati a loro volta da granai o cripte risalenti all’epoca messapica o bizantina.

Il Turismo Rurale: I Frantoi come protagonisti

Negli ultimi anni è esploso il fenomeno del cosiddetto Turismo Rurale, vale a dire quella tipologia di turismo volto alla riscoperta delle zone di campagna e della vita dei contadini di un tempo. Nel Salento questa riscoperta della vita di un tempo verte anche sulla visita ai frantoi ipogei, testimoni delle usanze lavorative dell’epoca antica. I Trapeti sono così diventati dei veri e propri musei della cultura salentina. Solo nella provincia di Lecce si contano 124 frantoi, i più famosi dei quali si trovano a Salve, Otranto e Gallipoli.

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